INTRODUZIONE

La programmazione è lo strumento che esplicita il lavoro svolto dall’intero gruppo di lavoro e fa riferimento ad un sistema di valori fondamentali per la crescita e lo sviluppo dei bambini. Riteniamo importante sottolineare che una buona programmazione non debba prestare attenzione unicamente all’acquisizione del sapere, ma deve invece rivolgersi ai processi, alle strategie cognitive messe in atto dai bambini, ai loro modi di conoscere, intendere e pensare. Crediamo inoltre che il gioco sia alla base della crescita del bambino, intendiamo trovare un equilibrio tra attività guidate dalle educatrici e quelle condotte dai bambini. Con questa programmazione educativa, le educatrici si pongono l’obiettivo di informare i genitori del lavoro che sarà realizzato durante l’anno scolastico sia con i bambini sia con le famiglie. In queste pagine illustreremo lo svolgersi delle nostre attività quotidiane, il nostro progetto educativo e gli obiettivi che vi stanno alle spalle. I bambini impareranno quindi, ad acquisire nuove autonomie e conoscenze attraverso attività e giochi proposti quotidianamente. L’idea principale sulla quale si regge il nostro progetto è quella di una scuola come luogo in cui il bambino e la bambina trovino uno spazio in cui potersi esprimere nel totale rispetto dell’individuo. Alla fine del nostro percorso i bambini raggiungeranno diversi obiettivi sul piano affettivo, sociale ed intellettuale. Gli obiettivi formativi vanno concepiti nella forma di atteggiamenti e capacità che si vogliono sollecitare, promuovere ed affinare. I campi d’esperienza costituiscono i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino.

IL BAMBINO E LA SCUOLA

La scuola concorre, nell’ambito del sistema scolastico, a promuovere la formazione integrale della personalità dei bambini dai zero ai sei anni di età, nella prospettiva della formazione di soggetti liberi, responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale ed internazionale. Essa persegue sia l’acquisizione di capacità e di competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo, sia una equilibrata maturazione ed organizzazione delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali della personalità, apportando con questo il suo specifico contributo alla realizzazione della uguaglianza delle opportunità educative.

1. FINALITÀ

La determinazione delle finalità della nostra scuola deriva dalla visione del bambino come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e la cultura. In questo quadro, sia il nido che la scuola dell’infanzia devono consentire ai bambini ed alle bambine che la frequentano di raggiungere avvertibili traguardi di sviluppo in ordine alla identità, alla autonomia ed alla competenza.

a) Maturazione dell’identità

In relazione a questo aspetto, la nostra prospettiva consiste nel rafforzamento dell’identità personale del bambino sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico. Ciò comporta sia la promozione di una vita relazionale sempre più aperta, sia il progressivo affinamento delle potenzialità cognitive. Una tale prospettiva formativa richiede e sollecita il radicamento nel bambino dei necessari atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, motivazione alla curiosità; richiede inoltre l’apprendimento a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi, ad esprimere e controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni, nonché a rendersi sensibile a quelli degli altri. Analogamente, la scuola dell’infanzia rappresenta di per sé un luogo particolarmente adatto a orientare il bambino e la bambina a riconoscere ed apprezzare l’identità personale, ed insieme a cogliere la propria identità culturale ed i valori specifici della comunità di appartenenza, non in forma esclusiva ed etnocentrica, ma in vista della comprensione di comunità e culture diverse dalla propria.

b) Conquista dell’autonomia

L’asilo nido e la scuola dell’infanzia contribuiscono in modo consapevole ed efficace alla progressiva conquista dell’autonomia. Tale conquista richiede che venga sviluppata nel bambino la capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi, nel necessario riconoscimento delle dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza dell’ambiente naturale e sociale. Ciò significa che il bambino si rende disponibile all’interazione costruttiva con il diverso da sé e con il nuovo, aprendosi alla scoperta, all’interiorizzazione ed al rispetto pratico di valori universalmente condivisibili, quali la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia e l’impegno ad agire per il bene comune. Appare importante sviluppare nel bambino la libertà di pensiero, anche come rispetto della divergenza personale, consentendogli di cogliere il senso delle sue azioni nello spazio e nel tempo e di prendere coscienza della realtà nonché della possibilità di considerarla e di modificarla sotto diversi punti di vista.

c) Sviluppo della competenza

Sotto questo riguardo la scuola consolida nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione dell’esperienza e di esplorazione e ricostruzione della realtà. Inoltre essa stimola il bambino alla produzione ed interpretazione di messaggi, testi e situazioni mediante l’utilizzazione di una molteplicità ordinata di strumenti linguistici e di capacità rappresentative. Nel contempo, rivolge particolare attenzione allo sviluppo di capacità culturali e cognitive tali da consentire la comprensione, la rielaborazione e la comunicazione di conoscenze relative a specifici campi di esperienza. Analogamente valorizza l’intuizione, l’immaginazione e l’intelligenza creativa per lo sviluppo del senso estetico e del pensiero scientifico.

IDENTITÀ AUTONOMIA SOCIALIZZAZIONE COMPETENZE Il se’ e l’ altro. Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme, linguaggi, creatività, espressione. Gestualità, arte, il corpo e il movimento. Identità, autonomia. La conoscenza del mondo. Ordine, misura, spazio, tempo, natura. I discorsi e le parole.

Quando il bambino costruisce il suo apprendimento in forma coerente e progressiva, mettendo in relazione il nuovo con quello che già conosce, tenendo in conto le sue esperienze e potenzialità, sta compiendo un apprendimento significativo. Per raggiungerlo utilizziamo le seguenti strategie di insegnamento-apprendimento:

  • partire dagli interessi e dalle conoscenze previe del bambino
  • dare spazio all’osservazione, manipolazione, sperimentazione
  • considerare l’errore del bambino come qualcosa di “utile”, riscattando il suo valore educativo
  • mettere il bambino in condizione di capire sempre il perché e il come di tutte le attività alle quali partecipa

Attività e proposte educative – riconoscimento del valore del metodo e degli strumenti montessoriani:

Il bambino organizza il suo mondo in forma globale, mettendo in gioco in modo indivisibile meccanismi affettivi, intellettuali, psicomotori ed espressivi. Per contemplare questo principio si propongono attività che implichino diversi campi d’esperienza e contenuti : attività con cadenza periodica: angoli di gioco, psicomotricità, l’ora del racconto attraverso le letture animate (la mattina) e di un testo più lungo (letto a più riprese nel momento di relax del dopo pranzo), musica, danza, “routine”, teatro e svolgimento del progetto formativo dell’anno in corso. L’apprendimento significativo nel nido come nella scuola dell’infanzia si svolge utilizzando il gioco come filo conduttore. In tutte le attività la partecipazione attiva è fondamentale. Viene data inoltre grande importanza all’assemblea visto che, in questo ambito, il bambino:

  • prende decisioni
  • pianifica il lavoro
  • elabora norme
  • propone
  • progetta
  • riflette sull’accaduto quotidiano

Aula sezione materna scuola dell’infanzia Happy Days

Abbiamo sempre apprezzato le linee guida, l’approccio pedagogico, il materiale e l’arredo delle scuole Montessori. Ci riconosciamo con il percorso educativo che viene suggerito soprattutto perché basato sul rispetto dello sviluppo psicologico, fisico e sociale del bambino e ha come obiettivo il raggiungimento di autonomie personali legate alle differenti tappe di crescita.

ll metodo montessoriano ha avuto origine dallo studio dei bambini e delle bambine con problemi psichici, per poi espandersi allo studio dell’educazione per tutti i bambini. E’ questo il suo grande valore! L’aver studiato a fondo le modalità di apprendimento dei bambini con disabilità e aver trasferito queste conoscenze in ambito “normale” valorizzando in questo modo tutte le varie forme di intelligenza.

Nelle Case dei Bambini aperte da Maria Montessori e diffuse nel mondo, i bambini vengono lasciati liberi di esplorare con la certezza che ci sia un impulso naturale verso l’apprendimento. Descriveva come importanti per lo sviluppo delle conoscenze le attività di vita pratica, quelle legate alla propria cura e a quelle dei luoghi di vita. Il nostro è un ambiente educativopredisposto e strutturato per poter scegliere liberamente le attività che sono sempre a disposizione, attività individuali, di piccolo gruppo, che rispettano tempi, modalità e ritmi di ciascuno. Attività a misura di bambino che favoriscono scoperta e “costruzione” di conoscenze basate su esperienze dirette facilmente riconoscibili. Il materiale consente l’autocorrezione, favorisce fantasia e creatività.

Fin dal primo anno di vita ogni bambino in maniera spontanea gioca. L’attività ludica del bambino è continua, la gratificazione immediata che ne ricava lo porta a ripetere le sue azioni. Sviluppa abilità motorie e cognitive che gli permettono di riconoscere il legame tra causa ed effetto, le proprietà di ciascun oggetto, il suo funzionamento, il diverso utilizzo, che cosa può o non può fare.

IL BAMBINO APPRENDE

I successi che raggiunge sono la spinta al fare, uno stimolo a continuare il suo gioco che si trasforma nel tempo. Le attività dei bambini si arricchiscono parallelamente al loro sviluppo intellettivo e psicologico. L’esperienza del gioco insegna al bambino ad essere perseverante, impara a riconoscere e ad avere fiducianelle proprie capacità; attraverso il gioco conosce sé stesso e le sue abilità, impara ad essere creativo, originale, entra in relazione con il mondo esterno.

IL BAMBINO E LA SCUOLA

In molti casi difficoltà di movimento, di coordinamento, di vista, di udito di comprensione e, ancora, la scarsa capacità di attenzione e concentrazione creano ostacoli nel gioco spontaneo. Anche i giochi in commercio sono per molti bambini difficili nel loro utilizzo, i genitori si affidano all’età consigliata, non sempre corrispondente ai bisogni ed interessi dei loro figli. I giochi attualmente in commercio sono troppo carichi di stimoli, di colori, di funzioni. Per fare alcuni esempi: le prime automobiline proposte sono anche sonore o parlanti, il primo pannello multisensoriale possiede sì stimoli tattili adatti alla motricità fine, ma è anche coloratissimo, musicale, montato su una struttura per i primi passi….

Per facilitare l’apprendimento il giocattolo deve essere semplice, trasparente il suo utilizzo, essenziale, troppe sollecitazioni lo rendono complesso, non adeguato alla sua funzione e finisce per distrarre dallo scopo principale e favorire comportamenti stereotipati.

Particolare cura va data nel favorire la motivazione ad apprendere. I giocattoli devono poter essere variati, per mantenere il piacere della scoperta, quelli deteriorati eliminati, quelli di cui si è perso interesse sostituiti,eventualmente riproposti successivamente. L’intervento educativo deve essere mirato è individualizzato, personalizzato, pur restando in un contesto di gruppo. Non bisogna essere legati a percorsi rigidi, i bambini non imparano tutti allo stesso modo le capacità di ciascuno vanno riconosciute, stimolate e valorizzate. I successi devono essere rinforzati da gratificazioni, apprezzamenti. Il bambino gioirà insieme.

MATERIALI E ANGOLI

Nel momento di fare una selezione del materiale d’utilizzo, la scuola tiene conto dei seguenti aspetti:

  • che il materiale sia adeguato al momento evolutivo dei bambini
  • che sia di buona qualità, attraente, sicuro e manipolabile
  • che stimoli la cooperazione e la comunicazione
PF_4-
PF_5-
PF_3-

Aula Sezione Asilo Nido Happy Days
Angolo dell’affettività e della relazione
Angolo dei travestimenti
L’angolo morbido: con materassini pieghevoli, cuscini e libri…..

La casetta: con la cucina, tavolo, sedie, piattini, pentole, bicchieri, grembiuli, borse, frutta e alimenti in plastica…

Aula Sezione Infanzia scuola Happy Days

ALTRE ATTIVITA'

L’angolo della pittura

Il carrello dei colori, con acquarelli, tempere, pennarelli, matite, forbici e materiali di riciclo per creare…

Angolo delle attività strutturate al tavolino

Numerosi giochi di costruzione e di confronto
Il tavolo dei giochi strutturati: puzzle, domino, incastri, giochi di società ed associazioni…

ANGOLO DELLE ATTIVITA’ MONTESSORIANE

ATTIVITA' IN GIARDINO

3-Attività-in-giardino-FARINA DI POLENTA

Farina di Polenta

3-Attività-in-giardino-VASCA CON LA TERRA

Vasca con la terra

3-Attività-in-giardino-SCATOLA AZZURRA E LA SABBIA

Scatola azzurra e la sabbia

ALTRE ATTIVITA' DI ESPLORAZIONE E MANIPOLAZIONE

L’angolo delle scoperte scientifiche e della matematica….attività proposte nella classe di materna

Angolo delle canzoncine e della lettura

L’importanza delle Canzoni mimate per le educatrici è data dal notevole valore educativo che esse ricoprono, in particolare per lo sviluppo del linguaggio e socio-emotivo, dell’attenzione congiunta e della capacità di fare attenzione, delle interazioni sociali, del senso del ritmo e della musica e di molti altri aspetti dello sviluppo del bambino. È inoltre lo strumento educativo più semplice e più efficace per la gestione del gruppo durante le transizioni tra momenti diversi.

Le Canzoni mimate infatti contribuiscono a sviluppare:

  • La capacità di memoria, tramite le ripetizioni e le rime (provate a cambiare la fine di una Canzone e vedrete come reagiscono i bambini…)
  • Il ritmo del linguaggio
  • L’unione e la sostituzione di parole
  • Attività motorie la parola e il gesto dell’educatrice possono essere facilmente imitate dai bambini
  • Capacità di prestare attenzione
  • Durata dell’attenzione e concentrazione
  • Sviluppo di concetti quali sequenza e ordine (e un primo approccio ai numeri)
  • Competenze di collaborazione sociale (imitazione, collaborazione, seguire le indicazioni)
  • Contribuisce allo sviluppo del senso di appartenenza
  • In associazione a storie illustrate sui libri: rendono “viva” la storia.

Educazione Ambientale

Cerchiamo di promuovere un rapporto stretto e positivo tra il bambino e l’ambiente che lo circonda. 
Per questo creiamo degli spazi adatti e comodi dove si senta a suo agio, possa muoversi e rapportarsi con la natura, utilizzando tutto l’anno anche il nostro bel parco. Diamo valore al rumore/silenzio, all’osservazione dei cambiamenti climatici, alla cura e al rispetto delle piante e degli animali, al proprio ambiente curato, pulito e ordinato, all’ utilizzo adeguato dei cestini, la pulizia dei tavoli, il riordino del materiale, delle sedie, degli angoli, etc..

I TEMPI E LE ROUTINE

Una giornata tipo ad Happy Days

Anche se le attività che ogni giorno si affrontano a scuola sono varie e diversificate, nello svolgimento della giornata è possibile individuare dei momenti che ne scandiscono quotidianamente il ritmo e permettono a bambini e insegnanti di organizzare al meglio la vita nella scuola:

7.30/8.00-9.30 → L’accoglienza

I bambini vengono accolti dall’ insegnante, è il momento delle prime attività libere a carattere ludico (sul tappeto, ai tavoli, agli angoli della casetta o delle coccole, con le costruzioni, i giochi della cucina….), della lettura dei libri, del saluto ai compagni che pian piano arrivano, della preparazione alle attività strutturate della mattina

9.30-10.00 →Merendina Routine e attività organizzate

Appello, conversazioni, conte e filastrocche ricorrenti, lettura degli albi illustrati, osservazione della situazione climatica, e saluto alle nostre mascotte della classe ( gli amici Spotty e Wish….)

10.00-11.30 → Attività in classe o in giardino

Con le insegnanti iniziano le attività “strutturate” della mattina e due volte a settimana i laboratori di teatro e di letture animate.
Concluse le attività della mattina, la merenda e le attività di routine, quando il tempo lo permette, i bambini si preparano per uscire in giardino. E’ il momento dei giochi all’aria aperta liberi o organizzati dalle insegnanti, della scoperta della natura e delle stagioni.

11.45-12.10 → Routine e pranzo

Rimessi a posto i giochi del giardino, i bambini rientrano in classe per lavarsi le mani e riordinarsi prima del pranzo mentre due bambini per volta a turno apparecchiano la tavola. Terminato il pranzo – un momento importante in cui si impara a stare a tavola, si assaggiano i cibi, si condividono le opinioni in fatto di abitudini alimentari – i bambini ripetono la routine dell’igiene e del riordino.

13.30 → prime uscite sia al nido che alla sezione di infanzia
13.30-14.00 → Riposo e lettura del libro della settimana

I bambini trascorrono un momento di riposo (lettura di un libro e ascolto di musica leggera) Per chi ancora non volesse rinunciare al riposino del pomeriggio, si scende al nido per un pisolino.

13.30-15.00 → Riposo per i bimbi del nido
15.00-16.00 → Attività strutturata e laboratori o giardino quando il tempo lo permette, ci salutiamo e ci diamo appuntamento al giorno dopo (sez. infanzia).
15-16.00 → risveglio routine di igiene gioco libero e seconde uscite (asilo nido).

A giornata ormai quasi terminata ci si prepara all’uscita raccogliendo le proprie cose (giacche, maglie, sciarpe, cappellini, lavori svolti..) e sistemandole nel luogo in cui si accoglieranno i genitori. Prima di aprire ai genitori per l’uscita da scuola i bambini svolgono l’ultima attività della giornata: è questo il momento della ’assemblea” in cui ci si racconta, si riflette sull’accaduto quotidiano, si elaborano le emozioni della giornata ci si saluta dandosi appuntamento al giorno dopo…. La nostra scuola si avvale di diversi laboratori integrativi al progetto formativo dell’anno scolastico, sono attività di laboratorio organizzate al fine di ampliare nei bambini le possibilità e i mezzi di esplorazione di sé e del mondo che li circonda. (le attività di laboratorio avverranno a discrezione dell’insegnante sia di mattina che di pomeriggio).

LABORATORIO

Laboratorio di espressione corporea
Il laboratorio tende a sviluppare il movimento ritmico, la coordinazione, l’espressività, la memoria, la creatività e il dominio dello spazio.

Laboratorio di incontro all’arte
Le attività grafiche, pittoriche e plastiche introducono il bambino ai linguaggi della comunicazione ed espressione visiva, partendo dalle prime concettualizzazioni grafiche per attivare una più matura possibilità di produzione, fruizione, utilizzazione e scambio di idee, segni e tecniche diverse. Gli itinerari di attività tengono conto della maturazione delle capacità percettive, visive e manipolative. L’esigenza prioritaria è di far acquisire una padronanza di diverse tecniche e mezzi espressivi al fine di consentire al bambino di avvalersi di quelle più corrispondenti alle sue intenzioni. Laboratorio

Laboratorio di psicomotricità
Tra i 2 e i 5 anni l’io si forma in seguito all’interazione costante tra il bambino, il mondo degli oggetti e il mondo degli altri; i bambini imparano attraverso il loro corpo e per questo l’ educazione psicomotoria, incentrata sul gioco e il movimento, costituisce una parte indispensabile dell’ educazione nel suo complesso. Il laboratorio propone giochi di squadra, di equilibrio, di strategia, attività in grado di sviluppare la coordinazione e il rispetto dei turni e delle regole.

Laboratorio di drammatizzazione
La drammatizzazione della realtà caratterizza in modo determinante la relazione fra il bambino e il mondo esterno. In questo laboratorio il bambino canta, gioca con gli oggetti, scopre il ritmo sul proprio corpo, inventa storie, da vita a personaggi reali e fantastici, utilizza i burattini, si maschera. Il tutto per esprimere se stesso agli altri e stabilire un contatto con l’esterno.

Laboratorio di letture animate
Il presente progetto ha come obiettivi la promozione dell’interesse alla lettura e l’aumento delle competenze linguistiche, sociali, emotive e cognitive dall’età prescolare in poi utilizzando la lettura di albi illustrati ad alta voce e attraverso la lettura dialogica ed animata.